La corte

La corte San Bernardino sorge a cavallo tra i comuni di Trevenzuolo, Vigasio e Isola della Scala, cuore della zona I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta) del "Riso Nano Vialone Veronese". Secondo quanto tramandato, l'attuale denominazione è dovuta alla fondazione, nel 1474, di un oratorio dedicato al santo senese, in memoria della sua predicazione in quel di Verona.
La trasformazione della corte in azienda agricola fu opera della famiglia veronese dei Da Frumento, intorno alla fine del XV secolo.
Nel 1573 la corte fu acquistata da Francesco de Raimundis, rappresentante di una ricca famiglia di nobili aromatari veronesi, che poi mutarono il loro cognome in Giona.
I Giona mantennero la proprietà dell'azienda di San Bernardino fino all'epoca napoleonica, ampliandone i confini verso Trevenzuolo e Isola della Scala. Tale famiglia fu anche responsabile dell'avviamento dell'attività agricola a partire dal '600.
La famiglia Giona fu artefice di importanti interventi per favorire un'irrigazione ottimale in tutta la tenuta, convogliando le acque delle loro vicine sorgenti di Povegliano tramite un apposito condotto denominato fossa di Giona, permettendo di avviare l'attività di risicultura.
Nel 1813 la tenuta passò di proprietà ai fratelli Calabi, e vi rimase fino al 1830, quando venne acquistata dai Baroni Treves de Bonfili di Venezia.
Oggi, la famiglia Berlingieri, discendente dei Treves, gestisce San Bernardino come una moderna azienda agricola, arricchita da quattro secoli di storia e tradizione con i suoi canali di acqua sotterranei che scorrono su strati di argilla e sfociano nelle risaie facendo nascere e crescere il Riso San Bernardino.